Nella giornata dell’11 ottobre 2018, con la firma del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’Hatch-Goodlatte Music Modernization Act è diventato legge.
Con il provvedimento si dà il via all’istituzione di un organismo no-profit, Mechanical Licensing Collective (o “MLC”), che centralizza la gestione dei diritti meccanici e dello streaming DRM, in un mercato che ha storicamente amministrato tali diritti per mezzo di una pluralità di agenzie for profit. Tra queste, la Harry Fox Agency, che continuerà ad operare per il prossimo biennio, fino alla creazione dell’MLC.
Lo scorso 18 settembre il Senato degli Stati Uniti aveva approvato all’unanimità il Music Modernization Act, che aggiorna le disposizioni riguardanti il diritto d’autore e i diritti connessi negli USA, affrontando così le sfide poste alla tutela del copyright nell’era digitale.
Oltre alla centralizzazione nella gestione dei diritti meccanici e dello streaming DRM, le novità introdotte dalla misura riguardano tre elementi principali: il pagamento dei diritti connessi sulle incisioni precedenti il 1972, che ora sarà garantito per legge; la distribuzione dei diritti connessi anche ai produttori; modalità più semplici e veloci negli aggiornamenti delle licenze rilasciate ai servizi di streaming e nei pagamenti ai titolari dei diritti delle opere sfruttate commercialmente.
“Con questo testo siamo un passo più vicini alla storica riforma delle nostre cattive e datate leggi sul diritto d’autore”, ha spiegato Orrin Hatch, relatore del Music Modernization Act.
Il provvedimento, votato dopo anni di attesa, è stato accolto con favore dall’industria discografica americana e dalle maggiori società di collecting d’oltreoceano (ASCAP e BMI). L’ad della Recording Academy Neil Portnow ha definito il voto del Senato americano sul Music Modernization Act, un “momento storico”. Ha accolto con favore la notizia anche David Israelite, presidente della National Music Publishers Association, che ha parlato della giornata del 18 settembre come di “un giorno importante per gli autori, i cantanti, i compositori, i produttori, i tecnici e l’intera industria che gravita attorno a loro”.
Fonte: SIAE