Venerdì 3 marzo 2017 il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il Decreto Legislativo che recepisce (con 11 mesi di ritardo) la ormai famosa Direttiva Europea 2014/26/UE (cosiddetta Direttiva Barnier) sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multi-territoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online nel mercato interno.
Il Decreto, come emerso nel dibattito parlamentare, non modifica l’esclusiva legale della SIAE sull’intermediazione dei diritti d’autore in Italia prevista dal comma 180 della Legge sul diritto d’autore n. 633/1941.
Le nuove regole introdotte puntano ad assicurare una maggiore correttezza e trasparenza, rivolta tanto alla SIAE nella gestione dei diritti d’autore quanto agli altri Organismi di gestione collettiva italiani che intermediano i diritti connessi (come GetSound, Nuovo Imaie, ecc.).
Nello specifico, il decreto disciplina:
– l’organizzazione, l’attività e i profili di trasparenza degli organismi di gestione collettiva, stabilendo regole precise sulle attività di riscossione e d’impiego dei proventi;
– l’obbligo di una relazione di trasparenza annuale;
– i criteri per la concessione, da parte degli organismi di gestione collettiva, di licenze multi-territoriali per l’esercizio di diritti su opere musicali diffuse su reti online;
Nonostante le contestazioni delle maggiori Associazioni di categoria degli Autori ed Editori, il decreto prevede anche forme di “riduzione o esenzione” dal pagamento dei diritti d’autore per gli spettacoli con meno di 100 spettatori o per la rappresentazione di opere di esordienti under 35.
Un’altra importante novità è rappresentata dalla funzioni di ispezione e vigilanza che passano dal D.I.E. (Dipartimento Informazione ed Editoria) all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).
Le varie Collecting avranno 6 mesi di tempo per adeguarsi alle previsioni del Decreto.
Qui il testo completo del Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva Barnier.